Viterbo, autovelox “truffa” per far cassa? Indaga la Procura.

autovelox

La Procura ha aperto un’indagine per abuso d’ufficio dopo i numerosi ricorsi degli automobilisti sanzionati sulla Statale 311.

La procura di Viterbo allora, dato l’alto numero di ricorsi ha deciso di indagare, come riportato dal Corriere.it, con il sospetto che l’autovelox in realtà sia illegittimo e messo lì solo per far cassa. Le ipotesi sono abuso di ufficio e nell’indagine sono coinvolti il Prefetto, il vice Prefetto, l’ex direttore della Polizia stradale, una funzionaria della Provincia e i manager della società appaltata.

Lo scorso anno Safety21 e Postetributi (Gruppo Poste Italiane) si aggiudicano il servizio senza partecipare ad alcuna gara di appalto. Antonella Scolamiero, il Prefetto che è accusata di concussione assieme al vice, decide di installare gli autovelox per prevenire gli incidenti. Flaminia Tosini dell’ufficio viabilità della Provincia e accusata d’abuso d’ufficio, fa una relazione tecnica per giustificare l’esigenza dell’autovelox su quel tratto di strada. Gli altri indagati sono Gianluca Longo a.d. Safety21 e il presidente Domenico Mazzilli. Dalle indagini, inoltre, è emerso che l’appalto riconosce 41 euro alle ditte per ogni multa rilevata mentre alla Provincia vanno solo 28 euro.
Tratto da Motori.it

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