DOPO LO SCANDALO VOLKSWAGEN IL DIESEL TORNA SUL BANCO DEGLI IMPUTATI.

Dopo lo scandalo emissioni Volkswagen, il diesel torna sotto i riflettori con molti interventi programmati da diverse nazioni europee a limite del realistico. 

Già nel 2015 Segolene Royal, Ministro dell’Ecologia francese, aveva affermato che le auto a gasolio dovrebbero sparire dalla circolazione a partire dal 2025 ed aveva programmato un aumento delle accise sul gasolio.

Nei giorni scorsi anche il suo omologo tedesco, il segretario di stato per il ministero dell’Ambiente, Jocher Flasbarth, ha annunciato la prossima entrata in vigore di normative che consentano di bloccare la circolazione delle auto diesel inferiori all’Euro 6, quelle cioè che superano i limiti di emissione di NOX di 80 g/km. Questa ipotesi fermerebbe i due terzi delle diesel in circolazione in Germania. Flasbarth considera questo provvedimento una tappa intermedia verso la diffusione delle auto elettriche.

Anche l’Olanda, sta per varare l’iter legislativo di un provvedimento che vieterà la vendita di auto a benzina e a gasolio in tutto il Paese a partire dal 2025.

Questi politici fanno demagogia ma sanno bene che ad oggi è impensabile immaginare la mobilità privata senza motori a gasolio.

Sia per questioni politiche (pensiamo alla Russia, al Venezuela che vivono con l’export del petrolio) ma anche e soprattutto perché non c’è un’altra fonte di energia sostenibile in grado di dare le stesse prestazioni del gasolio.

L’energia elettrica che doveva sostituire quella derivante dal petrolio attualmente non è in grado di  sostituirlo.

Le auto elettriche purtroppo presentano ancora molti svantaggi, tra cui:

  • la bassa densità energetica delle batterie per auto rappresenta probabilmente il limite principale, poiché da esso deriva l’impossibilità di avere un’autonomia prolungata di funzionamento:
  • l’assenza di una rete capillare di stazioni di ricarica impone al momento agli utilizzatori delle auto elettriche di pianificare accuratamente il loro viaggio;
  • la tecnologia attuale delle batterie per auto non è priva di impatto ambientale: la filiera di produzione dei sistemi di accumulo nonché i materiali impiegati presentano diversi aspetti critici in termini di sostenibilità. Ad esempio, uno dei metalli principali utilizzati è il litio, la cui disponibilità nella crosta terrestre è alquanto limitata. Inoltre gran parte dei composti chimici contenuti nelle batterie possiedono un elevato grado di tossicità per l’uomo e l’ambiente in generale.

Da tutto questo si evince che almeno per noi noleggiatori auto non è attualmente pensabile un cambio importante della flotta in auto elettriche ma si potrebbe pensare di sostituire alcune delle auto in ibride che sicuramente inquinano meno.

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