Stop all’aumento delle accise, il governo trova i fondi
Sarebbe dovuto scattare proprio oggi 1° ottobre l’aumento delle accise sui carburanti deciso dal governo ma, con una decreto legge dell’ultimo minuto, il provvedimento è stato bloccato.
Lo ha annunciato con un tweet il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.
Dopo una riunione lampo del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, martedì sono stati approvati due decreti legge: il primo riguarda la proroga della scadenza per la “voluntary disclosure” (la denuncia volontaria al fisco di beni e capitali nascosti detenuti all’estero), i cui termini per la presentazione della domanda sono stati prorogati al 30 novembre e al 31 dicembre per l’integrazione della documentazione. Ed è proprio grazie a questo emendamento che si sono trovate le risorse finanziarie per evitare un nuovo aumento delle accise su benzina, diesel, gpl e metano.
Il secondo dl riguarda appunto lo stop a questo aumento che sarebbe dovuto servire per coprire in buco da 728 milioni di euro creatosi dal mancato incasso della cosiddetta “reverse charge” alla grande distribuzione, cioè l’inversione del versamento Iva. L’aumento delle accise era stato inizialmente previsto dalla clausola di salvaguardia per il mancato incasso del provvedimento dopo la bocciatura da parte dall’Unione Europea.
Per ora gli automobilisti possono quindi tirare un sospiro di sollievo.