Un italiano su 4 ammette di aver guidato ubriaco
Gli italiani e l’alcool: il 28% ammette di aver guidato, almeno una volta, mentre era ubriaco.
Bere e guidare si conferma una cattiva abitudine dura a morire tra gli italiani. Almeno uno su quattro dichiara di essersi messo alla guida dopo aver alzato troppo il gomito. È uno degli sconcertanti dati emersi dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, che cerca di promuovere compagne di educazione stradale.
Secondo la compagnia di assicurazione online, dal campione che ha risposto al sondaggio, almeno uno su 10 ammette che “a volte” capita di mettersi al volante dopo aver bevuto più del consentito, l’8% dice che lo faceva in gioventù, il 7% di aver guidato oltre i limiti consentiti per legge ma senza saperlo e addirittura il 3% non ha problemi a confessare che capita spesso di guidare da ubriaco, soprattutto durante i weekend.
La nota positiva stavolta viene proprio dalle nuove generazioni: circa il 60% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni dichiara di eleggere sempre la figura del “guidatore designato” colui cioè che si impegna a non bere per poter guidare l’auto e riportare tutti a casa in sicurezza e il 31% lo fa sporadicamente, solo il 10% mai.
La campagna di sensibilizzazione funziona meno con gli adulti: meno del 30% designa sempre il guidatore sobrio, il 24% ogni tanto lo fa. Purtroppo quasi la metà del campione non ha mai organizzato un’uscita con il guidatore designato.
Quello di essere ubriachi non è il colo comportamento sbagliato al volante: il 60% dei guidatori ammette di superare i limiti di velocità, magari armeggiando con navigatore e radio. Comportamenti pericolosi, almeno quanto quello di non utilizzare l’auricolare (14%) o di cambiare corsia o svoltare senza azionare gli indicatori di direzione (13%). Il cellulare continua ad essere una grande fonte di distrazione, il 7% degli italiani si ostina a voler scrivere messaggi o fare foto mentre è alla guida, provocando grandi rischi per se e per gli altri automobilisti.