Volvo Polar: una storia di successo tutta italiana
La proposta delle Volvo Polar e Super Polar fu una iniziativa presa dalla filiale italiana di Volvo a fine anni ’80 e divenne un fenomeno di moda a livello europeo. Era il 1989 quando veniva consegnata la prima Volvo Polar, lanciata come versione giovane della 240 Station Wagon (245) equipaggiata con motore a benzina 4 cilindri di 2 litri e potenza pari a 109 CV, un classico della Casa svedese. Il successo riscontrato dall’iniziativa in pochi mesi fu enorme. Un anno dopo erano state consegnate 5000 Volvo Polar (con poche unità spinte dal turbodiesel 2.4 D6) contro previsioni che nella più rosea delle ipotesi non arrivavano neppure a 1000 unità nei 12 mesi.
Perché venne lanciata Volvo Polar?
Essenzialmente per rivitalizzare la 240 SW e incrementare le vendite delle familiari in Italia; conquistare nuovi clienti al marchio Volvo; rispondere al boom del mercato dell’usato proponendo una vettura nuova allo stesso prezzo di una vettura d’occasione.
Polar venne proposta come una nuova variante e non come phaseout. Certamente la leva del prezzo era la più importante. Il target era un pubblico giovane, più giovane rispetto agli acquirenti della versione SW GLE, e quindi più “sensibile” al fattore economico.
La Volvo 240 SW Polar venne dunque proposta a 24 milioni di lire con un equipaggiamento che comprendeva: chiusura centralizzata; poggiatesta anche posteriori; rails per il tetto; interni neri; una scelta fra 4 colori di carrozzeria (Bianco, Argento, Grigio Scuro e Rosso).
Polar conquistatrice
Il successo ottenuto da Volvo Polar fu testimoniato anche dalla conquista che la vettura fu in grado di effettuare: la relativa percentuale fu infatti pari al 70% dei clienti nel primo anno di vita. Ma soprattutto, grazie a Polar aumentò sensibilmente la percentuale di donne e di professionisti che scelsero Volvo, in aggiunta a commercianti e artigiani che già costituivano il nocciolo duro della clientela Volvo.Volvo Polar, insomma, centrò tutti i suoi obiettivi, allargando la clientela Volvo ad un pubblico più giovane e facendo decollare le vendite delle varianti Station Wagon.
La Volvo 240 SW Polar ottenne i seguenti risultati di vendita:
1989 1327 unità (da agosto a dicembre)
1990 4950 unità (di cui 36 unità 2.4 D6)
1991 4281 unità (di cui 6 unità 2.4 D6)
1992 3822 unità (di cui 8 unità 2.4 D6)
1993 1108 unità (di cui 2 unità 2.4 D6)
1994 25 unità (di cui 1 unità 2.4 D6)
1994 25 unità (di cui 1 unità 2.4 D6)
Totale: 14.186 unità.
Super Polar per i più esigenti
A rafforzare l’offerta Polar, nel 1990, quindi quasi subito, arrivò la Super Polar, anch’esso studiata e voluta da Volvo Auto Italia per il mercato italiano. Perché Super Polar?
Approfondendo l’analisi del clamoroso successo della Volvo Polar, si scoprì che esisteva una fascia di utenti che avrebbero acquistato volentieri una Polar in quanto vettura fresca ed efficiente, ma che avrebbero preferito un’auto più ricca ed equipaggiata in modo da renderla esclusiva. Così la filiale italiana di Volvo pensò alla Super Polar, una vettura che esprimesse il massimo in termini di value for money. E l’equipaggiamento di serie diventò veramente completo, inclusivo di ABS e interni in pelle, specchietti regolabili elettricamente dall’interno e riscaldabili, aria condizionata e alzacristalli elettrici anteriori e posteriori. Tale arricchimento avrebbe normalmente significato un incremento di prezzo pari a circa 10 milioni di lire rispetto alla Polar. Invece, la Super Polar venne proposta ad un prezzo di 29.900.000 lire, quindi solo 5 milioni di lire in più della Polar.
Solo varianti catalizzate
Con l’arrivo della Super Polar, Volvo Italia decise di proporre esclusivamente varianti catalizzate. Dal 1° gennaio
1991, dunque, per Polar e Super Polar il solo motore acquistabile fu il B200F, versione con sonda Lambda e marmitta catalitica del 2 litri 4 cilindri, con potenza pari a 109 CV. Una riprova della coscienza ambientale di Volvo.
Polar II spazio alla Volvo 940 Station Wagon
Subito dopo la conclusione della fortunata parabola della Polar, nel 1995 Volvo Italia introdusse la Polar seconda generazione. Questa volta il modello interessato fu la 940 SW, versione di accesso (semplificata nell’allestimento e più economica per la scelta dei motori) della 960, che si trovava in phaseout a causa dell’arrivo della nuova Volvo 850. Vennero così lanciate Volvo 940 2.0 Polar e 2.0 Super Polar, entrambe SW ed entrambe spinte dal classico motore 4 cilindri di 2 litri da 109 CV. La Polar seconda generazione uscì di scena nel 1997.
Con Volvo V50 e V70 si rinnova il successo di Polar
Vent’anni dopo la prima Polar, quindi nel 2009, in risposta alle esigenze del mercato di quel momento, Volvo Auto Italia rilanciò la formula della vettura premium con allestimento essenziale ed efficiente proposta ad un prezzo particolarmente vantaggioso.
Via il superfluo, torna Volvo Polar: con questo concetto vennero dunque introdotte le varianti Polar di quattro modelli, con la punta di diamante di Volvo V50; una vera e propria linea pensata soprattutto per il pubblico più giovane. Proposta con motore ecologico 1.6 Turbodiesel e a un prezzo di 21.200 Euro, Volvo V50 ben presto divenne un best seller. Nella sua presenza sul mercato, dal Giugno 2009 al Dicembre 2012, Volvo V50 Polar ha totalizzato 15.600 unità vendute.
E’ del 2013 l’ultima proposta Polar su Volvo V70, la grande Station Wagon perfetta erede della vettura che iniziò, nel 1989, la “saga” della grande familiare svedese in Italia.
E ultima in ordine di tempo, la nuova Volvo XC70 Polar, la massima espressione del mito di Volvo