1 vettura su 4 immatricolata dalle società di noleggio: il rapporto Aniasa 2014
È questo uno dei dati che emerge dal Rapporto Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici): nel 2014, anche se il mercato dell’auto ha ottenuto un risultato positivo dopo 6 anni, i volumi di vendite sono ancora ai livelli di quelli di 35 anni fa.
I motivi vanno ricercati nella situazione economica attuale e la scarsa fiducia nella ripresa da parte delle famiglie e delle aziende italiane e i sempre maggiori costi di manutenzione e di gestione delle autovetture. Non è da sottovalutare anche l’avanzare delle tecnologie e dei social che, pur essendo ancora in fase iniziale, potrebbe tuttavia creare una rivoluzione nei trasporti negli anni a venire.
Sono circa 690,000 i veicoli complessivi per il noleggio a breve e lungo termine e 4,4 milioni di persone hanno usufruito del rent-a-car per esigenze di lavoro o di piacere, con una media di 6,6 giorni di noleggio.
Per quanto riguarda il noleggio a breve termine la domanda è in crescita di 3,5 punti percentuale, grazie sopratutto ai clienti che transitano negli aeroporti. La fascia di età del cliente medio è tra i 36 e i 55 anni, con una percentuale del 55%, mentre sono in sostanziale parità coloro che hanno tra i 18 e i 35 e oltre i 55 anni. La maggioranza dei clienti è italiana contro il 46% percento degli stranieri (soprattutto europei).
Il noleggio a lungo termine è ancora poco conosciuto ai privati (circa 8.000 lo scorso anno), destinato in maggioranza alle aziende. Nel 2014 quasi il 12% delle vetture immatricolate sono state destinate al noleggio, con una media di 42,5 mesi e 30 mila Km all’anno. L’85% delle auto è diesel e solo lo 0,1% elettriche. Nonostante l’esigua percentuale, il maggior acquirente delle auto ad alimentazione elettrica è comunque il noleggio con circa il 60% delle vendite totali in Italia.
L’unico business che non conosce crisi nel settore è quello dei furti delle auto a noleggio a lungo termine: l’Italia rappresenta una delle maggiori “risorse” per le associazioni a delinquere che rubano veicoli nel nostro Paese per poi rivenderle all’estero, soprattutto nell’Europa dell’Est, anche come pezzi di ricambio.
Il Rapporto completo è disponibile qui.